domenica 20 maggio 2012

La mia famosa pasta con le zucchine

Questo piatto mi ha reso celebre.

COSA SERVE

- Rigatoni
- Zucchine
- Misto per soffritto
- Olio extravergine di oliva
- Latte
- Tequila bianco
- Formaggio emmental
- Polvere di curry
- Concentrato di pomodoro
- Sale

PREPARIAMOLA

Mettiamo l'acqua della pasta e, una volta che bolle, la saliamo e vi caliamo i rigatoni.

Mentre aneliamo l'ebollizione, tagliamo il formaggio a cubetti delle dimensioni di una falange di mignolo e le zucchine a dischi piuttosto sottili, ma non meno di una fiche da casinò. Le compero - le zucchine, non le fiches - al supermercato, già tagliate e surgelate, e le scongelo nel forno a microonde. Se voi le avete fresche, ebbene, dopo averle tagliate, mettetele nel microonde lo stesso con un po' d'acqua per farle ammorbidire.  Avendo imparato la velocissima e nobilissima arte del taglio dell'emmental da antichi maestri giapponesi, mentre aspetto che l'acqua bolla, io cerco di definire l'autentico rapporto tra lo stile liberty e la musica di Puccini. Tralascio di dire che l'acqua bolle sempre prima che io ne venga a capo.

Durante la cottura della pasta, prepariamo il resto, ma possiamo anche cominciare prima, se non siamo degli intellettuali.

Quanto formaggio? Quante zucchine? Quante verdure per il soffritto? E, perchè no, quanta pasta? Immaginatevi un bel piatto gonfio di pasta traboccante di condimento a base di zucchine, filante per il formaggio che si insinua tra le pieghe dei rigatoni. Poi moltiplicate per i commensali. I grammi li lasciamo agli speziali.

In una ampia padella capace di contenere tutto il condimento e che permetta di mescolarlo spesso e agevolmente con una spatola di legno, mettiamo a soffriggere il misto di verdure che, repetita iuvant, io prendo, già miscelato e tagliato, dal banco surgelatore del supermercato. A questo scopo versiamo nella padella una bella macchia d'olio delle dimensioni di un vinile a 45 giri, ma, se le zucchine sono abbondanti, meglio un 33. Ovviamente chi è nato sotto il segno dell'ipod non potrà comprendere queste unità di misura e giammai realizzare questo piatto. Vantaggi della vecchiaia.

Rosolate che siano le verdure, aggiungiamo le zucchine ed amalgamiamo con la spatola, e non sia mai che si attacchino al fondo. dopo una bella scottata aggiungiamo un po' di tequila, ma: attenzione! Poco per volta o rischiate una fiammata solenne. Mettiamo una buona presa di sale.

Continuiamo a girare e soffriggere, e, man mano che le zucchine appassiscono, si sfaldano, aggiungiamo il curry, due o tre scosse della confezione con i forellini da saliera.

Mescoliamo ancora, soffriggiamo, ed aggiungiamo il latte, direttamente dal suo contenitore, giusto il tempo di realizzare col pensiero: «Che sbadato, ho versato un po' di latte».

Se ci accorgiamo che l'olio è poco, perchè le zucchine se lo bevono tutto, ne aggiungiamo un altro pochino. Tanto non ci vede nessuno. Se invece è molto, allora sicuramente non avevate con voi i vinili e avete misurato "a occhio". La prossima volta non sbaglierete.

A questo punto, un poco, ma poco davvero, di concentrato di pomodoro darebbe quella rotondità all'intero piatto, come nemmeno il pedale destro del pianoforte. Ma se volete una pasta bianca, allora, magari, se vi piace, aggiungete un po' d'aglio in polvere. Altrimenti è già tutto buono così.

Ancora un po' di tequila.

Volendo, ancora un po' di latte.

Assaggiamo e, se occorre, aggiustiamo ancora un po' di sale.

Se, durante la cottura del condimento, la pasta avesse raggiunto una cottura piuttosto "al dente", ebbene, togliete il condimento dal fuoco per il tempo che vi serve a scolare la pasta e rimetterla, ben asciutta, dentro la sua stessa pentola, coperta. Riprendete la cottura del condimento. Mi raccomando, non tramortite la pasta aggiungendo dell'acqua fredda prima della scolatura. Ci serve calda, sudata, come una amante verace.

Ed ecco, vi sarà un attimo in cui nella padella avverrà l'epifania della perfezione. Coglietelo. Forzatevi di non rimanere in contemplazione e togliete il condimento ancora caldo e versatelo nella pentola con la pasta ad attenderlo. Unite subito anche il formaggio e uno spruzzo di tequila. Tenete saldamente un manico della pentola con una mano, usando una presina qualora fosse caldo, e con l'altra armatevi di spatola robusta, se non lo fosse quella già usata, per mescolare vigorosamente, rapidamente, la pasta, il condimento, il formaggio, in un turbine che si esaurirà soltanto allorquando vedrete l'emmental divenire una trama di fili di seta intrecciati alla vostra creazione. Ci vuole molta forza, il braccio stanca e la mente manca. Solo allora versate tutto in un bel piatto da portata dal quale trarrete le porzioni da elargire ai vostri ospiti.

Il piatto è pronto.

Benvenuta anche una nevicata di parmigiano.

Il mio consiglio è che cerchiate di riuscire ad avere sia il condimento, sia la pasta, ben caldi al momento dell'unione finale. Ci si arriva, come per tutti gli amplessi, con la pratica, nella continenza dei rispettivi tempi.

Buon appetito!

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